Oasis: (What’s the Story) Morning Glory? (album)

Oasis -  (What's The Story) Morning Glory? cover album
Oasis – (What’s The Story) Morning Glory? cover album

Artista: Oasis
Album: (What’s the Story) Morning Glory? (2 October 1995)

(What’s the Story) Morning Glory? è il secondo album degli Oasis. Pubblicato nell’ottobre del 1995, è universalmente riconosciuto come il disco di maggior successo degli Oasis e del movimento Britpop.

Il disco rimase per ben 10 settimane in cima alla UK Albums Chart e raggiunse la posizione numero 4 negli Stati Uniti. L’album ha venduto 346.000 copie solamente nella sua prima settimana di messa in vendita nel Regno Unito e ben 25 milioni di dischi in tutto il mondo. È il terzo album più venduto di sempre nella storia del Regno Unito (con 4.4 milioni di copie vendute), dietro rispettivamente a Greatest Hits dei Queen e Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles. Negli Stati Uniti, invece, dove ha venduto 4.6 milioni di copie, ha ricevuto quattro dischi di platino. A febbraio 2010 è stato premiato ai Brit Awards.

La rivista Rolling Stone l’ha inserito al 376º posto della sua lista dei 500 migliori album, mentre è stato decretato dalla rivista britannica Q Magazine il miglior album degli anni novanta. (it-wikipedia, en-wikipedia).

(What’s the Story) Morning Glory? – album track listing

All songs written and composed by Noel Gallagher, except where noted.

  1. “Hello” (Noel Gallagher, Gary Glitter, Mike Leander) 3:21
  2. “Roll with It” 3:59
  3. “Wonderwall” 4:18
  4. “Don’t Look Back in Anger” 4:48
  5. “Hey Now!” 5:41
  6. Untitled (also known as “The Swamp Song — Excerpt 1”) 0:44
  7. “Some Might Say” 5:29
  8. “Cast No Shadow” 4:51
  9. “She’s Electric” 3:40
  10. “Morning Glory” 5:03
  11. Untitled (also known as “The Swamp Song — Excerpt 2”) 0:40
  12. “Champagne Supernova”

Riedizione del 2014

Nel 2014 per promuovere una campagna musicale chiamata Chasing The Sun, What’s the Story fu ripubblicato in versione triplo disco; il primo è l’album originale restaurato, il secondo contiene vari b-side tra cui Acquiesce e la cover dei The Beatles You’ve Got to Hide Your Love Away e il terzo contiene tracce dal vivo e demo. (da wikipedia)

Disco 2: B-sides

  1. Talk Tonight
  2. Acquiesce
  3. Headshrinker
  4. It’s Better People
  5. Rockin’ Chair
  6. Step Out
  7. Underneath The Sky
  8. Cum On Feel The Noize
  9. Round Are Way
  10. The Swamp Song
  11. The Masterplan
  12. Bonehead’s Bank Holiday
  13. Champagne Supernova (Brendan Lynch Mix)
  14. You’ve Got To Hide Your Love Away (Lennon-McCartney)

Disco 3: Rare tracks

  1. Acquiesce (Live At Earls Court)
  2. Some Might Say (Demo)
  3. Some Might Say (Live at Roskilde)
  4. She’s Electric (Demo)
  5. Talk Tonight (Live At Bath Pavilion)
  6. Rockin’ Chair (Demo)
  7. Hello (Live At Roskilde)
  8. Roll With It (Live At Roskilde)
  9. Morning Glory (Live At Roskilde)
  10. Hey Now (Demo)
  11. Bonehead’s Bank Holiday (Demo)
  12. Round Are Way (MTV Unplugged)
  13. Cast No Shadow (Live At Maine Road)
  14. The Masterplan (Live At Knebworth Park)

Recensioni

Se il primo album degli Oasis, Definitely Maybe, era un involontario concept album sul voler essere una rock star, (What’s the Story) Morning Glory? è quello che succede quando i sogni si avverano. Gli Oasis si rivelano nel secondo disco introspettivi, con grandi e bellissime ballate. Gallagher potrebbe essere colpevole di qualche prestito, o addirittura plagio, ma usa i riff familiari come blocchi di costruzione. Questo è dove il suo genio si trova: è un ladro e non ha molti pensieri originali, ma come autore pop / rock è praticamente senza pari. (AllMusic)

Il primo album degli Oasis, Definitely Maybe, era ribelle e l’atteggiamento carico, rivelando i sogni decadenti dei giovani britannici della classe operaia… (What’s the Story) Morning Glory? è più di una progressione naturale; si tratta di un salto audace in avanti che visualizza una significativa crescita musicale e personale, per non parlare di una gran lunga e maggiore familiarità con il back catalogue dei Fab Four. (Rolling Stone)



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