Artista: The Beach Boys
Album: Pet Sounds (16 maggio 1966)
Pet Sounds è l’undicesimo album dei Beach Boys, pubblicato nel 1966 dalla Capitol Records. Unanimemente riconosciuto come uno degli album più influenti della storia della musica pop, è spesso stato posto alla prima posizione in numerose classifiche di album migliori di tutti i tempi, come in quella del Times e del New Musical Express. In quella redatta da Rolling Stone l’album si trova al secondo posto. Pet Sounds è considerato essenzialmente un lavoro solista di Brian Wilson più che un album vero e proprio dei Beach Boys. Brian Wilson riconosce ai Beatles la spinta per la realizzazione di Pet Sounds, derivata dall’ascolto dell’album Rubber Soul. (it-wikipedia, en-wikipedia)
Pet Sounds – album track listing
- “Wouldn’t It Be Nice” (B. Wilson/Asher/Love)
- “You Still Believe in Me” (B. Wilson)
- “That’s Not Me” (Michael Ruff / Brian Wilson)
- “Don’t Talk (Put Your Head on My Shoulder)” (Brian Wilson)
- “I’m Waiting for the Day” (B. Wilson/Love)
- “Let’s Go Away for Awhile” (B. Wilson)
- “Sloop John B” (trad. arr. B. Wilson)
- “God Only Knows” ( Tony Asher / Brian Wilson )
- “I Know There’s an Answer” (B. Wilson/Terry Sachen/Love)
- “Here Today” (Brian Wilson)
- “I Just Wasn’t Made for These Times” (Brian Wilson)
- “Pet Sounds” (B. Wilson)
- “Caroline, No” (Brian Wilson)
Recensioni
Il miglior album dei Beach Boys e uno dei migliori degli anni ’60. Il gruppo ha raggiunto un nuovo livello di composizione e produzione, con tracce stratificate di voci e suoni per creare un ricco suono sinfonico. Pet Sounds porta i Beach Boys tra gli innovatori del rock. (AllMusic)
Pet Sounds, a parte la sua importanza come capolavoro compositivo di Brian Wilson, è stato il primo disco rock che può essere considerato un “concept album”. Dal primo brano all’ultimo siamo immersi in una intensa e personale visione dei capricci di una storia d’amore… In precedenza i Beach Boys interpretavano musica in cui i bianchi potevano identificarsi, con la venerazione del ‘tempo libero’ che nel 1963 era stato il frutto più maturo del sogno americano. Ma Pet Sounds… nessuno era preparato a questa bellezza compositiva. (Rolling Stone)